PORTA NORD DEL BATTISTERO DI FIRENZE – LORENZO GHIBERTI
L'OPERA
L’opera, formata da otto formelle istoriate a cornice mistilinea (quadrilobo), è frutto del famoso concorso del 1401 vinto da Lorenzo Ghiberti, al quale parteciparono sette tra i più famosi scultori dell’epoca. Nei più di venti anni (dal 1403 al 1424) che Lorenzo Ghiberti e la sua bottega lavoreranno a questa impresa, lo stile evolverà da quello gotico delle prime scene a quello rinascimentale delle ultime.
LE PROBLEMATICHE DEL RESTAURO
Restaurata per la prima volta dopo seicento anni, la porta si risultava completamente ricoperta da incrostazioni e sporco di colore scuro. Durante il restauro si è scoperto che l’artista aveva dorato i fregi e i rilievi scultorei anche di questo ingresso monumentale, mantenendo però il fondo bronzeo. A differenza quindi della più famosa Porta del Paradiso, la doratura della porta Nord, ottenuta con un amalgama di mercurio, fu eseguita solo sui rilievi scultorei lasciando il fondo delle formelle in bronzo.
IL LASER
Forti dell’esperienza maturata nella pulitura del fregio della Porta del Paradiso, i restauratori hanno da subito utilizzato il laser per la pulitura delle parti dorate. E’ stato utilizzato un laser con durata d’impulso Long Q-switched che ha permesso la puntuale rimozione dell’incrostazione scura riportando alla luce la brillante doratura dei rilievi scultorei. La pulitura è stata assistita da bagnatura con acqua stesa a pennello.
Committenza: Opera di Santa Maria del Fiore, Firenze
Restauratori: Opificio delle Pietre Dure, sezione metalli